L’ Associazione INCONTRIAMOCI Onlus svolge attività nel settore dell’istruzione e della formazione, della tutela dei diritti e della dignità degli esseri umani, della promozione della cultura e dell’arte, con particolare riferimento al contesto dell’immigrazione, dell’intercultura e dei richiedenti asilo. Ci ispiriamo a principi di solidarietà, antirazzismo e pacifica convivenza delle diversità.
Operiamo nei settori dell’integrazione culturale, dell’inclusione sociale, della formazione ed assistenza legale, della mediazione culturale e linguistica, dell’animazione sociale e culturale, dell’accoglienza residenziale.
Nostro obiettivo è favorire l’autonomia individuale dei richiedenti/titolari di protezione internazionale e umanitaria attraverso attività: di mediazione linguistica, di accoglienza materiale, di orientamento per l’accesso ai servizi del territorio, di formazione professionale, di tutela socio-sanitaria, di orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, sociale ed all’ autonomia abitativa.
INCONTRIAMOCI nasce nell’estate del 2016, quando un gruppo di volontari sensibili al tema dell’incontro interculturale, si sono attivati per trovare un rimedio al rischio di emarginazione e isolamento dei richiedenti asilo arrivati nelle nostre zone. In quel periodo, la presenza sul nostro territorio di giovani migranti era sempre più crescente e si andava superando ormai la straordinarietà dell’emergenza per assestarsi (come poi è avvenuto) ad essere ordinaria. La volontà di quelle persone era quella di voler affrontare il cambiamento sociale in corso per favorire l’incontro, lo scambio, la crescita e l’arricchimento culturale della diversità.
In collaborazione con la Misericordia di Chiusi i primi passi del gruppo storico sono stati entrare ed avere libero accesso ai CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) per avvicinarsi e farsi conoscere, convinti dell’importanza di una prima interazione tra comunità locale e i richiedenti asilo ospitati.
Nell’aprile del 2017, l’Associazione si costituisce come Ente e si dota di un’organizzazione formale per iniziare ad operare in maniera più strutturata.
Gli ostacoli che sono stati incontrati nell’organizzare il percorso di lavoro erano notevoli: il fenomeno migratorio da sempre comporta ripercussioni profonde sia per la persona migrante che per la comunità ospitante. Di fronte a questa realtà relativamente nuova, entrambi devono maturare un atteggiamento teso alla convivenza pacifica, produttiva a livello culturale, sociale ed anche economico. Se da una parte la persona immigrata si trova di fronte innumerevoli difficoltà legate all’abbandono del proprio paese e della propria famiglia e alla necessità di insediarsi in un paese sconosciuto, dall’altra la comunità ospitante tende a vedere con sospetto l’altro diverso da sè e tende a non accettarlo, in quanto spesso rappresenta un utile oggetto di proiezione delle proprie ansie e paure.
Sulla base di queste considerazioni sono stati approntati vari progetti per modificare, per quanto possibile, le modalità di approccio iniziale: progetti che andavano dall’ inserimento nelle attività sportive , alla costituzione del gruppo musicale “TAMBURI MIGRANTI” e alla partecipazione ad un corso di primo soccorso organizzato dalla Croce Verde locale. Soprattutto, però, l’attenzione si è rivolta da una parte all’arricchimento e/o alla prima alfabetizzazione della lingua italiana dei giovani migranti (anche con il conseguimento del diploma della Scuola Secondaria di Primo Grado), dall’altra agli interventi di sensibilizzazione in ambito scolastico, in particolare nelle scuole dell’obbligo. Tali interventi proponevano attività comuni tra studenti delle scuole e alcuni giovani ospitati nelle strutture di accoglienza, mossi dalla convinzione che solo con la conoscenza e la frequentazione in un lavoro comune si possano ridurre i fenomeni di intolleranza e razzismo e superare i numerosi stereotipi culturali.
Grosso successo, in questo senso, è stato il progetto con una Scuola Media locale: con laboratori di inglese, francese, musica, arte e tecnologia, è stato realizzato un corso di teatro ed una rappresentazione finale in piazza che, privilegiando musica, testimonianze ed espressione corporea, ha visto interagire corpi “bianchi e neri” con la massima disinvoltura e leggerezza.
In questi primi anni di attività, l’Associazione INCONTRIAMOCI onlus ha posto le basi di tutto il lavoro futuro, del suo impegno e delle sue politiche attuali di sostegno ai richiedenti asilo.
Oggi INCONTRAMOCI ha la sua sede di Via Sabatini 32 a Chianciano Terme ed opera con interventi e progetti strutturati e mirati anche in collaborazione con altre associazioni della provincia ed attraverso protocolli d‘intesa con la Prefettura di Siena sulla formazione lavorativa teorica e pratica, tesa quindi al conseguimento di competenze spendibili sul mercato del lavoro: in particolare, la formazione agricola e corsi pratico-teorici sulle attività legate alla ristorazione sono i campi d’intervento privilegiati, essendo questi basilari nel tessuto imprenditoriale ed economico della nostra zona. Di particolare importanza è l’attività di alfabetizzazione della lingua italiana (propedeutica ed essenziale per qualsiasi tipo di integrazione e per l’accesso al mondo del lavoro) ai richiedenti asilo ma anche per gli stranieri presenti nel territorio, che si è ulteriormente ampliata e consolidata allargandosi anche ai rifugiati ucraini presenti a Chianciano. Inoltre facciamo parte del circuito delle scuole “Penny Wirton” ed adottiamo quando possibile la metodologia di insegnamento con il rapporto 1 a 1 o a piccoli gruppi.
Negli anni l’impegno e le attività si sono allargate in modo notevole, in piena sintonia con l’allargarsi del fenomeno migratorio. Ad oggi sono circa una ventina i volontari che svolgono le attività e più o meno regolarmente frequentano la nostra sede oltre 50 richiedenti asilo provenienti in gran parte dal Pakistan, Bangladesh, paesi africani del Golfo di Guinea (Mali, Costa d’Avorio, Guinea Bissau, Guinea Konakri)
Per questo accogliamo con grande piacere il contributo e la partecipazione di chiunque abbia voglia o tempo da dedicare alle nostre attività.